Trinacria

SI1261
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1996
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Trinacria

Descrizione

In folio - pp.280 - Pelle con custodia - oltre 150 illustrazioni in bianco e nero e a colori - Esemplare n° 18 su 50 - Esemplare allo stato di nuovo - Rilegatura artigianale, cucitura a mano, copertina in pelle di vitello, con concia vegetale al sego, tamponata a mano all’anilina, bassorilievo in argento sul piatto di copertina contenitore in legno rivestito in pelle di vitello con specchiature a colori tiratura in 50 esemplari, numerati da 1 a 50 - Il volume traccia una storia della cultura letteraria siciliana dal XIII al XIX secolo mettendo in luce l’intrecciarsi di due temi, quello della fedeltà ai caratteri propri della cultura isolana e quello dell’apertura a una dimensione di più ampio respiro, nazionale ed europea. Il doppio binario su cui procede la cultura siciliana è ampiamente desumibile in questa ampia ricognizione storico-letteraria: le poesie di Jacopo da Lentini si affiancano al ‘contrasto’ popolareggiante di Cielo d’Alcamo; le rappresentazioni sacre trecentesche e quattrocentesche alle storie popolari; i ‘lamenti’ in latino o in volgare sul destino dell’uomo al teatro colto o popolare del Quattrocento e del Cinquecento; il petrarchismo dialettale di Antonio Veneziano alla produzione eroica (ed eroicomica) del Seicento e al canzoniere di Paolo Mura; la lirica di Giovanni Meli al realismo di Domenico Tempio. Senza dimenticare il teatro settecentesco, in cui si intrecciano melodramma metastasiano e ‘vastasata’ dei facchini palermitani; l’Opera dei Pupi e la sua straordinaria rielaborazione della cultura classica; e il ricco repertorio tradizionale di leggende, credenze e racconti dei ‘cuntastorie’, testimoniata nell’Ottocento e nel Novecento, da grandi studiosi delle tradizioni popolari.Il bassorilievo in argento 999‰ (cm. 24x33) è eseguito dalla Zecca di Stato da bozzetto originale di Marco Saliola della Scuola dell’Arte della Medaglia tirato in 50 esemplari numerati da 1 a 50 ogni esemplare è marcato con punzone dell’I.P.Z.S. E' raffigurata una figura femminile al centro della composizione, ripresa da una litografia ottocentesca, è la Personificazione della Sicilia che reca con sé elementi simbolici della natura e della cultura dell’Isola. La ricca composizione che fa da cornice è liberamente ispirata agli stucchi che decorano l’oratorio della Confraternita di San Lorenzo di Palermo, opera dello scultore barocco Giacomo Serpotta (seconda metà del XVI secolo). Al centro, in alto, campeggia il simbolo della Sicilia.

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