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Descrizione
Le vite degli altri, e i loro pensieri, sono sempre un mistero. Ci sono al mondo miliardi di panchine nei parchi pubblici. E miliardi di uomini che vi si riposano mentre il loro cane scorrazza felice. A volte, osservandoli, può venire da chiedersi chi sono, a cosa pensano, di che si occupano. Ma c’è un uomo, fra quei miliardi, che non ha bisogno di porsi quelle domande sugli uomini e le donne che, passando, lo guardano distrattamente. Perché lui, al contrario di noi, sa tutto.
La morte sa tutto è menzione speciale “Premio Noir” nell’ambito del 7° Concorso letterario nazionale di BookTribu.
Un romanzo che si inoltra con grande disinvoltura in un terreno proibito: il “cuore di tenebra” degli esseri umani. Perché parla di morte, non la morte usuale, che arriva dalla malattia, la sfortuna o la violenza criminale, ma quella che scaturisce dall’animo delle persone normali, ferite dalla vita o dal proprio egoismo e che sono pronte a chiedere – perfino a pagare profumatamente qualcuno – per uccidere qualcun altro.
A raccogliere queste dieci terribili richieste da individui diversi per genere, età, provenienza sociale, personalità, un professionista (sempre insieme il suo Golden retriever), che si incontra su una panchina al parco e che dispensa non legge ma giustizia per conto di una potente multinazionale che tratta servizi alla persona, dopo aver stipulato un contratto con tanto di clausole e regole ferree di ingaggio.
Il lettore non riesce a resistere dal venire trascinato dentro questo sistema paradossale, accorgendosi con stupore che un linguaggio asciutto, lucido, estremamente persuasivo lo fa indignare, compatire, riflettere – e riconoscere il proprio, inconfessabile Mr Hyde.
Strumenti narrativi e schemi costruttivi esperti, sicuri. Coinvolgimento certo, ineludibile. Ma chi sa tutto alla fine?
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