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Descrizione
Roma, 1899. Il nuovo secolo è alle porte e la nobile famiglia di banchieri dei Vivaldi è pronta a cavalcarlo. Ma una serie di vicissitudini sconvolgerà nuovamente l’equilibrio di questo casato. Un novecento che arriverà più in fretta del previsto e che scorrerà lentamente negli intrighi e nelle passioni, in un confronto generazionale frequente con un passato doloroso e misterioso che torna a bussare prepotentemente alla loro porta. Errore e redenzione, dignità e sopruso, abbandono e riconciliazione: il secondo volume di una saga familiare che seduce, appassiona e coinvolge nella sua melodrammatica umanità attraverso le sue figure femminili che, anche stavolta, saranno in grado di veicolare l’agire altrui, senza arrendersi mai.
Il serpente azzurro è menzione speciale “Premio Romance” nell’ambito del 7° Concorso letterario nazionale di BookTribu.
Un romanzo in bilico tra due secoli – il XIX e il XX – che riesce a tenere in equilibrio la fedeltà a schemi di valori tradizionali profondamente consolidati e il coraggio di atteggiamenti innovativi.
Nel triangolo che comprende tre grandi città italiane – Roma Firenze e Napoli – le vicende di tre famiglie di antico lignaggio si intrecciano con la vita di figure minori in una storia in cui la nobiltà d’animo scavalca i confini delle classi sociali, con la sottolineatura che la meschinità sembra attecchire meglio sul terreno del privilegio arrogante.
In questo microcosmo, si muove un gruppo di personaggi rotondi e complessi – a parte gli antagonisti, coerentemente malvagi: i maschi, eredi di stirpi di gentiluomini, sono mostrati mentre, pur talvolta tanto deboli da farsi scudo dei loro diritti di nascita, si lasciano poi guidare dalla loro fondamentale integrità morale e da una solida onestà intellettuale; le figure femminili, pur conservando una sensibilità e una delicatezza in linea con la consuetudine, spingono ancora di più sulla modernità, manifestando un’indipendenza di pensiero e una sicurezza già da ‘900 inoltrato.
Una costruzione minuziosa porta la trama, anche grazie a una serie di studiate coincidenze, a ricomporre le tessere volutamente scompaginate in un mosaico finale dove tutto torna, con piena soddisfazione del lettore che ama sognare.
Ed è il linguaggio, col suo giusto dosaggio di compostezza formale e ardore emotivo ad esprimere efficacemente i diversi piani dell’esistenza dei protagonisti e a rendere il romanzo convincente e godibile.
Recensioni
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