Festa della Donna: perché si celebra l’8 marzo?
L’8 marzo è la Festa della Donna, definita anche Giornata internazionale dei diritti delle donne. E’ una giornata simbolica in cui riflettere sulle violenze e discriminazioni che le donne hanno subito nel corso del tempo e che continuano a subire ancora oggi in molte parti del mondo. Ma è anche una festa che celebra le conquiste sociali, politiche ed economiche che le donne hanno raggiunto fino ad oggi.
Ma quali sono le origini e i simboli di questa festa? Perché si celebra proprio l’8 marzo?
Perché’ si festeggia l’8 marzo?
Si comincia a parlare di Woman’s day, ovvero un giorno dedicato alla donna, già nel 1908 a Chicago, durante una conferenza domenicale socialista rivolta alle donne. Poi, nel 1909 il Partito Socialista Americano propone di costituire una giornata internazionale della donna. Nel 1910, durante la Conferenza Internazionale delle donne socialiste, la proposta viene accolta, ma ogni Paese sceglie una propria data per la ricorrenza. Solo nel 1921 viene approvata la data dell’8 marzo come unica data per la celebrazione, in ricordo delle manifestazioni contro lo zarismo delle donne di San Pietroburgo dell’8 marzo del 1917. Nel 1977 la Giornata Mondiale della Donna dell’8 marzo viene ufficializzata dall’Organizzazione Mondiale delle Nazioni Unite.
La Festa della Donna in Italia
La Festa della Donna è stata celebrata in Italia per la prima volta il 12 marzo 1922. Nel settembre del 1944 viene istituito l’Istituto Unione Donne Italiane (UDI) e solo da allora si decide di celebrare il successivo 8 marzo come la Giornata della Donna nelle zone liberate dell’Italia. Inoltre, dagli anni Settanta questa celebrazione assume un profondo valore femminista. L’8 marzo 1972, infatti, si svolge a Roma, in Piazza Campo dei Fiori, la manifestazione della Festa della Donna, ricordata soprattutto per la richiesta di legalizzazione dell’aborto.
La Festa della Donna e la mimosa
Regalare un rametto di mimosa è un’usanza tutta italiana. Risale al 1946, quando Rita Montagnana, donna antifascista e Teresa Mattei, storica militante comunista, entrambe iscritte all’UDI (Unione Donne Italiane), proposero di utilizzare la mimosa come fiore simbolo della Festa della Donna, in quanto ben rappresenta l’energia, la tenacia e la forza delle donne. Inoltre, per un’Italia che stava uscendo dalla guerra, era la soluzione più adatta essendo la mimosa un fiore particolarmente economico e tipico del periodo. Infatti, la mimosa è l’unico fiore che fiorisce a marzo e, grazie al suo costo contenuto, può essere regalato da tutti. Si può optare per un semplice rametto di mimosa oppure per un mazzo di mimose misto ad altri fiori, come rose o tulipani.
Fonte argomento: https://www.fanpage.it/stile-e...
Fonte immagine: https://www.pexels.com/it-it/f...
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